Messico del Nord - Baja California

Libri

 

La polvere del Messico - Pino Cacucci
Feltrinelli
1992

È il romanzo di un viaggio attraverso un paese narrato dalla gente, da innumerevoli personaggi: bevitori incontrati in vivacissime bettole, autisti di squinternate corriere lanciate per migliaia di chilometri tra selve e deserti, meccanici-filosofi e gommisti-antropologi, vecchi indios dalla saggezza velata di ironia, giovani teppisti delle bande metropolitane o allevatori di galli da combattimento che si rivelano custodi di antiche tradizioni. Un caleidoscopio di comparse sullo sfondo di un Messico sornione, sempre pronto a infiammarsi senza preavviso, capace di stupire il viandante a ogni angolo di strada. Pino Cacucci osserva, ascolta, registra, reinventa, guidato dalla certezza che le storie tramandate sono più vere della storia ufficiale.

Gli insegnamenti di don Juan. A scuola dallo stregone - Carlos Castaneda
Rizzoli
1999

Nel 1968 una casa editrice universitaria della California pubblicava la singolare tesi di dottorato di uno studente di antropologia. Era il frutto di cinque anni di apprendistato dell'autore presso uno sciamano Yaqui, don Juan Matus, che in una serie di dialoghi rivelava una concezione del mondo (l'antica sapienza degli sciamani messicani) radicalmente alternativa rispetto a quella razionalista della civiltà occidentale. "A mia insaputa" scrive l'autore, Carlos Castaneda "il mio compito passò misteriosamente dalla semplice raccolta di dati antropologici all'interiorizzazione dei nuovi processi cognitivi del mondo sciamanico." Nella 'cognizione sciamanica', ciò che conta davvero è l'incontro dell'uomo con 'l'infinito'; la facoltà da acquisire è il 'vedere', "l'atto di percepire direttamente l'energia che fluisce nell'universo"; un metodo per raggiungere questa facoltà è l'uso rituale di piante sacre agli indiani del Messico come il 'peyote'.

Messico - Emilio Cecchi
Adelphi
1985

Nel 1930, Cecchi insegnava in California. Pensò di scendere verso il Messico. Fu un viaggio infero, anche se il viaggiatore tentava di nasconderlo, con la sua urbanità ironica e nemica dell'enfasi. Ma si accorse subito che nessun sapido detto toscano avrebbe potuto arginare l'invadenza delle visioni. A Hollywood, il suo sguardo si sofferma su Buster Keaton, "che cammina sbadato, inciampando nei detriti di un mondo capovolto". E subito cerca un allevamento di alligatori, centinaia di creature catafratte, di ogni dimensione, che guardano il visitatore "con l'occhio dell'ergastolano". Poi si spalanca il Messico: chiuso nella sua maschera di ossidiana, sotto un cielo che "preme come una campana di vetro opaco" e da alle cose "una virulenta luminosità d'agonia", la realtà più impenetrabile, la più insolente per un artefice della prosa devoto al nitore della Firenze rinascimentale. Una realtà che al suo centro, nelle piramidi del Sole, sembra offrire soltanto "diavoli, infamità e lutti". Eppure Cecchi, dietro le quinte di se stesso, non aspettava, non cercava altro che questo. E il risultato è "Messico", "a rigore il più bel libro di Cecchi".

 

Sotto il Vulcano - Malcolm Lowry
Feltrinelli
1995

Dal 1947, anno della prima edizione, la fama di "Sotto il vulcano" è andata crescendo, al punto  che oggi viene universalmente giudicato uno dei massimi romanzi del nostro secolo. Scrittore denso e seducente, non a caso circondato da un'aura mitica, Lowry volle scrivere, per sua stessa ammissione, una "Divina Commedia" ubriaca. La definizione resta calzante, perché "Sotto il vulcano" se da una parte è la storia, ambientata in Messico, di un alcolizzato perseguitato da un oscuro complesso di colpa e incapace di ristabilire un rapporto con la moglie, dall'altra si configura, grazie anche a una fitta rete di riferimenti e paralleli culturali, come una grandiosa allegoria moderna della redenzione, o meglio come "un'opera faustiana" (Max-Pol Fouchet).
Il paesaggio messicano pare progressivamente deformato dall'effetto dell'alcol sulla psiche del Console (il protagonista), ma questi non combatte solo una disperata lotta contro la gelosia e contro l'acol, bensì vive la disintegrazione di un mondo che si rivela sempre più minaccioso e assurdo: in questa prospettiva "Sotto il vulcano" costituisce anche una diagnosi, scritta subito prima della seconda guerra mondiale, di una crisi davvero storica e destinata a incombere a lungo sul "bel giardino" che in molte di queste pagine si scongiura di non lasciar distruggere. Lowry aveva sostenuto che "Sotto il vulcano" è "una profezia, un monito politico, un criptogramma": sono tre livelli di interpretazione che coesistono perfettamente e che non cessano di coinvolgere il lettore, alle prese con un materiale narrativo e intellettuale ricchissimo.

 

Oltre la baia del Messico - Aldous Huxley
Editori Riuniti
2002

"Sto scrivendo un libro sul nostro viaggio - cioè su tutto, dalla politica all'arte... La storia delle cinque repubbliche dell'America centrale dimostra quanto sia errata la convinzione moderna che i fattori economici siano alla base di ogni cosa. In America centrale non c'erano fattori economici, ma solo passioni malvagie... E' esattamente così l'Europa del 1933". Questo scriveva Huxley al suo editore, annunciandogli "Beyond Mexique-Bay". Huxley era partito nel gennaio 1933 da Liverpool a bordo di una nave da crociera diretta nelle Indie occidentali. Dopo una sosta alle Barbados, a Trinidad e a Caracas, cambiò nave in Giamaica e proseguì verso l'Honduras britannico e il Guatemala. Giunto a Quiriguà, si recò in aereo a Copan per visitare le rovine maya. In marzo era a Città del Guatemala e di lì si spostò sul Pacifico, alla ricerca di quel Messico primitivo e selvaggio che D.H. Lawrence aveva descritto nel "Serpente piumato".

 

Sotto le nuvole del Messico - Francisco Solano
Feltrinelli
2002

"Sotto le nuvole del Messico" racconta dei luoghi, delle regioni e dei monumenti del Messico, parla della loro anima con le parole dell'anima. Solano riesce infatti a scoprire immagini e associazioni inedite anche in quei paesaggi resi banali dal turismo di massa. Così, Palenque e il suo Tempio delle iscrizioni, la mitica Veracruz o il Museo delle mummie di Guanajuato diventano unici perché popolati dall'immaginario mitico e letterario dell'autore. Né mancano le figure popolari come i 'mariachis', il popolo delle osterie, 'las cantinas', dove il 'macho' messicano può permettersi di piangere. E anche l'esperienza con i funghi allucinogeni non è il trip alla moda di una generazione ormai sbiadita, ma è un viaggio spirituale guidato da una sciamana di Huautla. I temi sociali presenti nel libro - la discriminazione etnica, la violenza urbana, il narcotraffico, la guerriglia zapatista - convivono con avventure personali ed erratiche in stazioni di pullman, camere d'albergo, villaggi fantasma. Solano trae dai suoi percorsi una cronaca densa e caleidoscopica, sintetica e ricca al tempo stesso. Non si parla di 'spostamenti' da un luogo all'altro, ma di un "radicale mutamento delle abitudini quotidiane, in una incerta e a tratti pericolosa immersione nella meraviglia". Così, il Messico sognato e quello reale, a volte così difficili da distinguere, svelano i propri segreti a un viaggiatore felice e grato di lasciarsi stupire.

 

Avenida Revolucion - Cesare Battisti
Nuovi Mondi Edizioni
2003

"L'abitudine può diventare una malattia.
Aveva trovato nei suoi gesti automatici la causa di quel malessere che lo perseguitava da sempre. Da allora aveva deciso di rivoluzionare la sua vita, cominciando con l'invertire l'ordine di certi dettagli. Apparentemente insignificanti."
Finalmente anche in Italia "Avenida Revolucion" di Cesare Battisti, il massimo tra gli autori noir italiani e uno dei più importanti scrittori di genere a livello europeo.
A raccontare una vicenda appassionante e inquietante, mischiando humor e disincanto, è il ragionier Antonio Casagrande, uomo abitudinario con la mania dei concorsi e delle raccolte a premi.
La vincita di un viaggio in Messico è l'inizio di una via crucis che conduce da Milano a Tijuana, ma soprattutto nell'altrove: un'interzona, un luogo di libertà sfrenata e di duello all'ultimo sangue con l'alienazione, con gli altri e con se stessi, tra nord e sud del mondo, tra violenza e tenerezza, tra sogno e realtà.
Burroughs, insieme a Kafka e al Dick di "Ubik", è il nume tutelare di questo romanzo, fantastico e realista, nel quale Battisti mescola magistralmente molti generi e tutto il corredo tradizionale della letteratura: amore, morte, lavoro, sesso, confine, sogno, utopia, lotta, mistificazione, senso.
Un romanzo che è anche una costante riflessione sulla scrittura da parte di un autore che continua a esprimere la sua ribellione contro le ingiustizie del mondo, affidandosi all'arte della parola.

 

 

Messico-Baja California: Home

 

[Viaggi][Le foto:index][Istantanee][Consigli dei viaggiatori][Home]