Marocco

Diario di viaggio

Domenica 2 aprile 2006
Siamo arrivati alle 10 45 ora locale a Casablanca (in marocco 2 ore in meno rispetto a noi).abbiamo preso direttamente dall’aeroporto il treno per Rabat. Dopo aver posato gli zaini nell’albergo scelto dalla lonely ,ci addentriamo nella medina.sono le 12 30 e le strette viuzze sono gia’ affollate. Senza sapere dove stessimo andando ci immergiamo nella vita frenetica dei souq e dei bazar.
La stragrande maggioranza di questi negozietti vende spezie,carne,articoli in cuoio e souvenir. Chiediamo a un poliziotto turistico la strada da seguire per arrivare alla Kasbah des oudaias.

Una volta arrivati, ingaggiamo subito una falsa guida.il ragazzo si chiama Zizous e dice di abitare proprio nella kasbah.dopo aver girato un poco ci fermiamo in un piccolo caffe’ per assaggiare il nostro primo te’ alla menta. Zizous ci porta in ogni angolo della kasbah dove ci sono anche vari laboratori di tappeti. Lasciamo la kasbah e ci dirigiamo a piedi verso la tour Hassan II e il mausoleo di Mohammed v. la tour e il mausoleo sorgono sulla stessa piazza.nel mausoleo ci sono le tombe in marmo del re Mohammed v del padre e del nonno. La tour invece alta 60 metri viene considerata la struttura piu’ famosa di rabat.al tramonto ritorniamo nella medina. La gente sembra si sia triplicata rispetto al mattino.le stradine non larghe piu’ di 2 metri sono zeppe di gente. La medina e’ piena di vita e di lavoro. La sera dopo una doccia cadiamo in un sonno profondo.


Lunedì 3 aprile 2006
Ci svegliamo alle 10 e dopo una bella colazione,una navigata in un internet point e vari giri per il centro e la medina di Rabat
Andiamo alla stazione degli autobus, dove alle 17 prenderemo un bus per Chefcheouen. Il pulmann presenta una foratura gigantesca alla ruota posteriore ma il conducente sembra contrariato dal fatto che si debba cambiare la ruota. Sul pulman conosciamo un ragazzo marocchino di nome Ali’ che abita proprio a Chefcheouen. Per tutta la durata del viaggio Ali’ non fa altro che parlarci delle piantagioni di kif e della produzione di hashish. Quando gli offriamo un panino o un bicchiere di acqua lui rifiuta dicendo che non vuole altro che un poco di hashish per riempirsi la testa, grandi ideali pensiamo noi. Con 2 ore di ritardo arriviamo a Chefcheouen. Passiamo per la casa di Ali’ a posare la sua valigia e poi diretti a comprare la materia prima. Lascio a voi immaginare che differenza riscontriamo tra quello che gira da noi e quello che si produce da queste parti. Essendo tardissimo ali’ decide di portarci a dormire a casa sua. senza pensarci su io e claudio accettiamo. Si vede da 1 km che Ali’ é un ragazzo serio e siamo stati fortunati a conoscerlo. Lui abita proprio nella parte vecchia della citta’ di Chefcheouen e conosce tutti. Arrivati a casa inizia la sagra… dopo 2 ore crolliamo e ci addormentiamo con i vestiti addosso sopra dei divani non proprio invitanti.

 

Martedì 4 aprile 2006
Di prima mattina andiamo a cercare un albergo,anzi e’ ali’ che ci porta da un suo amico. prendiamo una stanza in un caratteristico riad di un italiano.vediamo subito che si tratta di una sistemazione non proprio economica.la struttura e’ davvero bella e coloratissima.ci sono tanti oggetti locali e nella piccola hall all’aperto si puo’ consumare anche hashish o kif.
Anche la stanza e’ bellissima tutta colorata,con doccia bagno e perfino con il camino.dopo una doccia rigenerante ali’ viene a prenderci in albergo e ci porta a fare un giro turistico della citta’. Chefcheouen e’ differente da rabat.qui e’ tutto tranquillo e anche l’aria che si respira e ‘ diversa.ali’ ci porta sulla collina che ci permette di vedere tutta la panoramica di cheouen passando prima per una sorgente .su questa collina c’e’ anche una vecchia moschea abbandonata. ritorniamo alla vecchia medina e andiamo nella piazza principale”plaza uta el-hammam.in questa piazza oltre a decine di ristorantini ci sonoanche una kasbah e la grande moschea.mentre noi mangiamo ali’ va dal barbiere a tagliarsi i capelli.al suo ritorno ci fa una sorpresa.ci porta 2 regalini uno per me e l’altro per claudio.ci fa conoscere anche i suoi amici e ci porta a casa di alcuni di loro. Classico te’ alla menta e classica fumata. verso le 17 dobbiamo andare con un piccolo furgoncino sulle colline del rif .incominciamo a salire per strade sterrate e senza barriere laterali con burroni di almeno 200-300metri.un poco in ansia siamo andati a dire la verita’ anche se l’autista andava pianissimo.arriviamo finalmente in piccolo terreno dove crescono le piante di kif.

il ragazzo del posto ci dice che le piantine sono piccole perche’ sono state piantate da meno di un mese .dopo poco con un aggiunta di 100dh sempre il solito ragazzo ci fa vedere come si fa’ veramente l’hashish.10 minuti e 5 grammi sono pronti.il ricavato e’ compreso nel prezzo quindi e’ nostro.ritorniamo a cheouen in tarda serata e ci fermiamo in un bar per vederci un po’ di milan-lione.in questo bar capiamo che fumare hashish da queste parti e’ davvero una cosa normale.il barista offre cartine a tutta la sala e ci rendiamo conto che anche signori di 45-50 anni rullavano a piu’ non posso.in tarda serata andiamo a mangiare in un ristorantino nella piazza centrale.ci prendiamo la tajine di carne accompagnata con mandorle olive e patate.ci e’ piaciuta tanto e claudio ha fatto anche il bis. dopo 4-5 sigarette modificate in compagnia di ali ritorniamo in albergo.



Mercoledì 5 aprile 2006
Facciamo colazione sulla terrazza del riad e alle 11 andiamo con un taxi alla stazione degli autobus.ali ci accompagna e salutarci e’ stato un po’ triste. siamo stati davvero bene insieme a lui,si e’ dimostrato veramente un ragazzo di cuore.non ci ha chiesto niente,ci ha ospitati ed e’ stato lui a pagare il conto in un bar di cheouen.sul bus sembra di stare in una metropolitana,i posti a sedere sono tutti occupati,non solo,ci sono anche una decina di persone all’inpiedi.i primi 5km ce li facciamo all’impiedi anche noi,ma poi il ragazzo addetto ai biglietti fa alzare 2 marocchini e ci fa sedere.il bus e’ senza aria condizionata e fa tanto caldo.in marocco solo la compagnia ctm dispone di autobus moderni e comodi.alle 5 del pomeriggio arriviamo a fes.e prenotiamo
I biglietti per rissani.il pullman parte alle 22 e quindi ci addrentriamo nella medina per esplorarla un po’ con l’aiuto di una falsa guida.alle 22 parte il bus(ctm) destinazione….le porte del deserto.



Giovedì 6 aprile 2006
Alle 7 del mattino arriviamo a rissani.quando scendiamo dal pullman saliamo subito su una 4x4 destinazione la hamada un alberghetto situato proprio 100 metri prima delle dune. da rissani bisogna percorrere 1 ora di deserto pietrificato.la hamada e’ carino anche se alquanto spartano.prenotiamo subito l’escursione nel deserto e dopo un piccolo riposo verso le 4 partiamo.

Siamo in 6 piu’ 3 guide vestite da tuareg.la partenza e’ davvero emozionante e man mano che ci si addentra nel deserto ci eccitiamo ancora di piu’.dopo 3 ore di cammello arriviamo al nostro campo base composto da 3 tendi giganti.scesi dai cammelli subito risaliamo le altissime dune.e’ davvero spettacolare alzare gli occhi e vedere che sei circondato dal deserto.decidiamo di distenderci e fumarci una bella …..sotto l’incessante fruscio del vento e di fronte al magnifico tramonto che si perde dietro le dune.la sera ci preparano da mangiare.ci portano un piattone gigantissimo pieno di pollo, patate ,olive e mandorle.oltre a noi 2 il gruppo e’ formato da 2 ragazze fiamminghe e da 2 tedesche.distesi sopra delle coperte incominciamo a rullare e i tuareg a suonare e cantare canti tradizionali berberi.ci ritroviamo addormentati e quando verso le 4 mi sveglio nel cielo ci saranno state almeno 24 miliardi di stelle,una cosa bellissima.fuori sentiamo freddo e andiamo quindi dentro le tende.


Venerdì 7 aprile 2006
All’alba classico te’ alla menta con biscottini e ritorno all’albergo. la luce del mattino e’ davvero forte e la sabbia sembra di un altro colore rispetto al tramonto.

questa del deserto e’ stata davvero una capata(come si usa dire da noi )una volta in albergo decidiamo di ritornare da subito a rissani.da rissani prendiamo un minibus fino a erfoud dove poi partira’ un bus per tinerhir(todra).una volta a tinerhir con un taxi arriviam a todra.alloggiamo al hotel aicha che e’ anche ristorante.subito intuiamo che si tratta di un buon albergo pulito e economico.il pèersonale inoltre sembra gentile e simpatico. Mangiamo in albergo e veniamo invitati dai ragazzi dell’hotel nella loro camera.manco a dirlo fumano tutti e noi senza fare complimenti ci mettiamo all’opera.dopo un paio d’ore stremati anche dal viaggio di 6 ore e dalla notte passata nel deserto andiamo a letto.




Sabato 8 aprile 2006
Di prima mattina facciamo colazione in albergo e accompagnati da ali (un ragazzo che lavora al hotel aicha) andiamo a visitare la valle del todra. la gola e’ una profonda fenditura tra 2 grandissime pareti(300metri punto piu’ alto) di roccia di color ocra che fanno parte dell’alto atlante.

Su queste pareti capita di vedere scalatori coraggiosissimi che tentano di arrampicarsi fino alla vetta.la valle e’ disseminata di palmeti e piccoli villaggi berberi.nel pomeriggio ritorniamo in albergo a mangiare e i ragazzi dell’hotel si offrono volontari per accompagnarci a tinerhir dove partiremo alla volta di ourzazate. dopo 3 ore di bus arriviamo a ourzazate e prendiamo una stanza al hotel amlal che e’ stato appena ristrutturato e che quindi il prezzo sara’ piu’ alto di quanto riportato sulla guida.la ragazza ci mostra la camera e vediamo che l’aumento ci sta tutto infatti le camere sono pulite nuove e dotate di aria condizionata e tv satellitare.la sera porto la scheda di memoria della macchian fotografica in un negozio per farmela scaricare su un cd. scopro che in marocco copiare su un cd 150 foto costa quanto a 4 pacchetti di sigarette. bohhhhhhhh io per non rimanere senza memoria sulla scheda accetto il prezzo. mangiamo nel ristorante annesso all’hotel e torniamo in camera per andare a nanna.



Domenica 9 aprile 2006
Oggi in Italia ci sono le elezioni,ma a noi non ci interessa e mandiamo al diavolo sia prodi che il berlusca,tanto noi italiani con qualunque schieramento politico al potere siamo sempre quelli che stanno meglio di tutti… comunque. stamattina andiamo a visitare la kasbah di taourirt.la kasbah non e’ che sia un granche’ e ourzazate non offre tanto da vedere cosi’ decidiamo di andare a ait bennaidou.contrattiamo con un taxista che per la modica cifra di 35 euro si offre di accompagnarci prima alla kasbah di ait bennaidou e poi fino a marrakech.

Passsiamo a prendere gli zaini in hotel e partiamo.dopo 1 ora arriviamo alla kasbah e gia ci rendiamo conto da lontano che si tratta della kasbah piu’ bella che abbiamo visto e che forse e’ anche la piu’ bella di tutto il marocco. E’ stata usata piu’ volte anche per set cinematografici.la strada che percorriamo per arrivare a marrakech e’ piuttosto malconcia e i tratti anche di 20 30 km consecutivi di curve ci fanno un po’ nauseare.passiamo per la gola del tichka che si trova a 2260 metri s.l.m. dove l’aria e’ abbastanza fresca.dopo 4 ore di taxi arriviamo a marrakech.seguiamo i consigli della lonely e prendiamo una camera all’hotel ctm che si trova proprio nella piazza djemaa el fna.le camere con i servizi in comune sono davvero pietose.sono le 6 di sera e nella piazza c’e’ un casino infernale.ci sono intrattenitori di tutti i tipi.ci sono gli incantatori di serpenti,c’e’ lo spettacolo delle scimmie,ci sono i dentisti ambulanti,c’e’ chi vende frutta ,chi olive mandorle,insomma ci si trova di tutto.andiamo a mangiare una pizza in un ristorante che affaccia sulla piazza e dall’alto e’ ancora piu’ suggestivo vedere centinaia di chioschi che preparano il cibo.

dopo aver girovagato un po’ per la piazza e per la strada dei souq andiamo a dormire.

Lunedì 10 aprile 2006
Oggi andremo a visitare il palais de bahia.questo complesso era la dimora del gran visir e tuttora la famiglia reale ci vive ancora.il palazzo e’ formato da svariate sale di ricevimento,stanze ,giardini ,fontane e cortili.dopo la visita al palazzo ci addentriamo nei souq dove pulsa il cuore del commercio locale.c’e’ il souq dei falegnami,quello dei fabbri e quello degli artigiani che si possono vedere all’opera mentre tingono tessuti o confezionano pantofole.nel pomeriggio lasceremo marrakech che a nostro parere non e’ cosi’ bella come dicono.in questa citta’ regna sovrano il caos.siamo passati in 2 giorni dalla magnifica atmosfera tranquilla e silenziosa del deserto all ‘aggressivita’ dei venditori che ti assillano per farti comprare qualcosa.non sappiamo ancora la prossima destinazione quale sara’.siamo indecisi se andare a essaouira o agadir.alla fine scegliamo agadir.il bus parte da marrakech alle 3 del pomeriggio e arriviamo a agadir alle 9 di sera.proprio vicino alla stazione degli autobus ctm troviamo un albergo non molto economico,ma lo prendiamo lo stesso.l’hotel si chiama sindibad.la sera scendiamo subito sul lungomare di agadir ma o per l’orario o perche’ non e’ periodo noi non vediamo molta gente in giro. dopo un piatto di spaghetti in un ristorante italiano e un giro in un internet point andiamo a letto.


Martedì 11 aprile 2006
Oggi mare finalmente e il tempo sembra anche stare dalla nostra parte.con un taxi arriviamo fino alpalm beach e prendiamo un ombrellone e 2 lettini.la spiaggia a mezzaluna e’ gigantissima ma il mare non ci piace.oggi e’ l’undici aprile ma c’e’ moltissima gente non capisco pero’ quelli che passeggiavano per la spiaggia con camicia e maglioncino…bohhhhhhda sfondo c’e’ una piccola collina con una scritta in arabo che di sera si illumina anche(penso che ci sia scritto agadir in arabo)questo e’ l’ultimo giorno del nostro viaggio e stasera alle 23 parte il pullman per casablanca.la stanza la dovevamo lasciare alle 12 e quindi ci siamo portati in spiaggia tutto l’occorente per farci una doccia.quando si fa sera andiamo a mangiare a boulevard du 20 aout il lungomare principale pieno di caffe’ e ristoranti.devo dire che non ho mai visto tanta gente che passeggia su un lungomare in vita mia.alle 21 30 andiamo a prendere gli zaini in albergo e ci avviamo al terminal dei bus.la partenza e’ prevista per le 23 e l’arrivo alle 5 di mattina,solo che il nostro autista guida come un pazzo a una media di 80-90km/h sorpassando tutti e facendo delle curve a gomito a tutta birra.basta pensare che alle 4 siamo gia arrivati a casablanca.alle 6 prendiamo un taxi che ci porta fino alla stazione dei treni dove poi prenderemo il treno per l’aeroporto.alle 8 30 parte il nostro aereo e alle 12 siamo a roma.


Per concludere possiamo dire che e’ stata un esperienza davvero bella. Non abbiamo avuto nessun tipo di problema con le persone del posto, anzi si sono dimostrate molto piu’ disponibili di quanto pensavamo. Abbiamo mangiato, bevuto, fumato e dormito con loro.
Il tempo e’ stato buono quasi tutti i giorni e di turisti non se ne vedevano tanti (a parte le citta’ e Agadir). Siamo stati colpiti dalle zone selvagge piene di palme e kasbah e non dai grandi centri pieni di confusione. l'esperienza nel deserto poi è una cosa che tutti nella vita dovrebbero fare…indimenticabile…

Luigi e claudio

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