Diario di viaggio - Marocco in Bici

17 settembre 2012
Bolmalne Dadés - Tilmi 91 km 1100 mt dislivello




Traccia GPS

Dopo una rilassante colazione sulla terrazza panoramica dell'albergo e dopo una piacevole chiacchierata con l’avventuroso Simone Doro che sta viaggiando in Marocco con una Mountain Bike elettrica, montiamo le bisacce nelle nostre bici e partiamo subito in discesa alla volta delle Gole del Dades.

dades colazione

Il paesaggio si fa subito interessante al contrario del giorno precedente. Inizialmente le gole sono ampie, con l’oasi verde sul fondo, la roccia rossa e le case e i piccoli alberghi dello stesso colore. 

marocco bici dades

La temperatura è gradevole, in effetti partiamo da una quota di 1500 metri e piano piano prendiamo quota. C’è molta quiete, ogni tanto interrotta piacevolmente dai bimbi che ci corrono dietro. 

marocco gole


Dopo circa 20 km, la ruota posteriore della bici di Fabio decide di smettere di rimaner dritta e si piega vistosamente, andando a toccare contro i pattini dei freni. Ed eccolo il raggio ribelle che voleva scappare dalla sua prigionia di moto perpetuo: il sovversivo poi è il più rognoso che ci sia, ovvero quello posizionato tra il pignone ed il cerchio.  Non siamo autosufficiente per affrontare questo problema: non abbiamo il raggio da sostituire, ma soprattutto, non abbiamo nulla per togliere il pacco pignone dalla ruota, operazione indispensabile per sostituire il ribelle. Ma la fortuna gioca a nostro favore: a poche centinaia di metri dall’accaduto, c’è un signore metallaro, che lavora il metallo, ma non ascolta musica Rock e pare che s’intenda anche di manutenzione della bicicletta. La sua officina è uno spettacolo, una grotta piena zeppa di oggetti in metallo, perlopiù teiere messe alla rinfusa, con l’incudine e la parte per fare il fuoco per lavorare il ferro. Alcuni pezzi di ricambio di bicicletta ci fanno ben sperare per la riuscita di questo intervento, che in Italia si risolverebbe in 5 minuti…. Ma ad un certo punto il metallaro ci chiede se abbiamo l’attrezzo per togliere i pignoni e noi all’unisono rispondiamo come farebbe la compianta Sora Lela “annamo bene, annamo proprio bene….” 

marocco bici

Ma il rockettaro senza chitarra non si perde d’animo e armato di martello, scalpello e tanta pazienza, riesce a smontare corona per corona, pallino per pallino tutto il pacco pignone, sostituire il raggio e cosa più importante rimontare il tutto com’era prima. L’operazione a cuore aperto è durata quasi due ore ed è stata giustamente ben retribuita con un’offerta libera per il santo metallaro.

Rinvigoriti riprendiamo il cammino, dopo qualche km la gola si restringe e spettacolari tornanti salgono su un lato del canyon. 

marocco gole dades in bici

Saliamo con molta calma su questa parete rocciosa, per goderci lo spettacolo della strada… si a volte anche le strade, opera dell’uomo, sanno essere spettacolari. 

marocco in bicicletta

Foto di rito classica, al termine dei ghirigori della salita e via di corsa in discesa fino ad arrivare nel punto più stretto delle gole, circa 10 metri di spazio tra le pareti, sufficienti per far passare una strada e un’invitante fiumiciattolo.

marocco gole del dades

Dopo pochi km le gole terminano, con loro anche i turisti, i piccoli hotel, ristoranti e bar, mentre le case e i piccoli villaggi si fanno molto più radi. Non sappiamo dove mangiare qualcosa, chiediamo consiglio ad un ragazzo che incontriamo per strada e lui dopo un po’ lui sparisce per ripresentarsi con delle focacce di pane: è proprio vero, la solidarietà e la gentilezza sono inversamente proporzionali alla ricchezza.

marocco in bici

La roccia non è più rossa ed il paesaggio si fa più aspro e selvaggio. Dopo una salita siamo sul punto più alto di un tortuoso canyon disabitato. 

marocco canyon

Abbiamo anche poca acqua e Sandro decide di berla da una fonte trovata per strada, errore che si rileverà purtroppo nei giorni seguenti, anche perché poco più avanti c’era un villaggio con un piccolo spaccio che la vendeva.

Andando avanti con i km il Canyon sparisce e pedaliamo all’interno di un’ampia e pianeggiante vallata coltivata con piante dal verde inteso, alcuni poveri, niente turismo, nessun turista: quasi tutti tornano indietro una volta fatte le gole del Dadés.

maroc dades

marocco villaggio

    Chiediamo informazioni dove trovare un hotel per passare la notte, ma riceviamo informazioni contrastanti su posti, km, etc… comunque sembra che non ci siano, a parte un signore che mette a disposizione i suoi locali ai pochi turisti che passano in un piccolo paese chiamato Tilmi, questo lo abbiamo letto in un resoconto di viaggio di alcuni ragazzi spagnoli. Facciamo confusione tra GPS, informazioni e cartina e superiamo Tilmi di circa 10 km senza trovare un posto per dormire, tanto meno qualche posto che venda qualcosa da mangiare o bere. A questo punto torniamo indietro fino ad incontrare una specie di casa, che è un negozio di tappetti e un po’ spaccio del paese. Chiediamo se possiamo passare la notte lì: affare fatto! Ci da una cena a base di couscous e alcuni tappeti su cui dormire. La doccia è un secchio con un po’ di acqua fredda, il water un buco sul pavimento. Ceniamo e poi ci sistemiamo con il sacco a pelo all’interno del negozio sopra i nostri tappeti polverosi. Buonanotte.

maroc adventure

video su youtube della tappa
video
Dove abbiamo dormito

        All'epoca del nostro viaggio, questa era l'unica offerta disponibile per dormire al chiuso prima del passo e dopo le Gole del Dades. Abbiamo notato che stavano costruendo un albergo dopo circa 5 km dal villaggio di Tilmi: quasi sicuramente ora sarà aperto.
 Il posto dove abbiamo dormito si trova proprio sulla strada principale che va al passo, sulla destra. E’ una costruzione rialzata e si riconosce dalla presenza di alcune persone che sostano sulla terrazza, visto che è l’unico spaccio di alimenti / bevande della zona. Il costo per dormire comprensivo di cena e colazione è stato di 150 diram a persona (circa 13 euro). Per dormire avevamo due soluzioni: nella grande locale principale pieno di tappetti e altri oggetti in vendita totalmente impolverati oppure una piccola stanza vuota, utilizzata dal gestore per pregare. Non avevamo voglia di trasferire i tappeti in questa stanza e abbiamo optato per la prima soluzione. La descrizione del bagno/doccia è stata fatta prima. Occorre un po’ di spirito d’adattamento.

HOTEL TILMIT

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