Diario di viaggio - Marocco in Bici

13 settembre 2012
Tansikhte - Tamegroute 87 km 200 mt dislivello




Traccia GPS

    Avvicinandosi sempre più al deserto e con la temperatura che aumenta sensibilmente, ci siamo promessi di partire molto presto la mattina.
Ma tra colazione (calcolando i loro tempi) preparazione della bici riusciamo a partire per le 8 e mezza circa. Comunque a quell'ora la temperatura è veramente piacevole e si pedala benissimo, tant'è che andiamo abbastanza spediti, agevolati anche dalla strada abbastanza pianeggiante.

Senza molta fatica e con le soste opportune arriviamo fino alla città di Zagora, che è conosciuto per essere il punto di arrivo o partenza della famosa rotta carovaniera dei 52 giorni di cammello per Timbuctu.

Rimaniamo in questa ordinata città per circa due ore, per mangiare qualcosa, chiamare e prendere soldi in banca: in questo poco tempo tra le 12 e le 14 abbiamo capito come la temperatura possa aumentare in breve tempo. Al nostro arrivo il termometro della banca posizionato all'ombra segnava 35° alla nostra partenza 46°!

Ci mancano poco più di venti Km per arrivare al villaggio di Tamegroute termine delle nostre fatiche odierne e l'affrontiamo con questo caldo in uno stato quasi di ipnosi e stordimento.
L'asfalto emanava un calore incredibile, tant'è che Sandro voleva comprare un uovo per provare se si cuocesse mettendolo nell'asfalto. 

Il paesaggio si fa sempre più desertico e sabbioso e in lontananza crediamo di vedere una persona nel terreno sabbioso con quattro cammelli. Crediamo è la parola giusta, poiché nello stato soporifico in cui ci troviamo non sappiamo se sia vero o frutto di un miraggio. A questo punto Sandro gli fa una foto per togliere qualsiasi dubbio, ma dopo un po' Massimo giura di vedere in lontananza un Mammut che procede verso di noi, Fabio annuisce e Sandro fotografa in quella direzione. Constateremo poi nella stanza dell'albergo dopo una meritata doccia, che i cammelli e il cammelliere erano veri mentre il Mammut no!

Arriviamo a Tamegroute per le 15,30 e giunti alla reception dell'albergo, non chiediamo una stanza, ma qualcosa da bere e che sia freddo. Scegliamo una stanza con aria condizionata in un bel edificio di paglia e fango circondato da un giardino con salottini all'aperto all'ombra di tende. Ci rilassiamo abbondantemente nella frescura dell'aria condizionata.

In serata, con il sole sceso verso l'orizzonte, decidiamo di visitare la biblioteca storica, che raccoglie libri antichissimi e la Kasbah sotterranea. Ci guida il solito "amico di turno", che ci porta anche nei "soliti negozi" di artigianato. 

Ceniamo nella tenda di più grande nel giardino dell'hotel, ma stasera c'è il Cuscus.

video su youtube della tappa

Dove abbiamo dormito

Abbiamo dormito e cenato all'Hotel - Ristorante - Camping Jnane Dar Diafa. Il costo per una camera tripla con aria condizionata e bagno con colazione è stato di 150 Diram a persona (circa 13,5 euro). Poi abbiamo cenato nello stesso hotel per circa 100 Diram a persona. L' hotel ha un ottima rapporto qualità/prezzo. Come già detto ha un ampio giardino molto rilassante con molti salotti all'aperto su cui riposarsi e rinfrescarsi. L'edificio dove sono le stanze è fatto nella maniera tradizionale con le mura in fango e paglia. La nostra stanza aveva un bel balconcino, i tre letti erano ampi e comodi, l'aria condizionata perfettamente funzionante, il bagno pulito ed efficiente. Da consigliare certamente, anche perché a Tamegroute non ce ne sono altri. 

 

 
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