Inghilterra del Sud |
Diario di viaggio |
Invogliati dalle splendide foto viste anche su Fuggire.it fatte da altri
ragazzi rimasti incantati da questo magnifico lembo di terra, ci siamo
subito messi a pianificare anche noi un viaggio originariamente di pochi
giorni e solo per la Cornovaglia. Poi il viaggio ci ha, come dire, preso la
mano e i pochi giorni concordati in precedenza sono diventati 10, necessari
per vedere - oltre la Cornovaglia - tutta la costa del sud e oltre!
Da qui ci siamo poi diretti verso la costa, seguendo la A 368 e raggiungendo
il mare a Weston-Super-Mare, la tipica località balneare che con la bassa
marea scopre una spiaggia chilometrica. Abbiamo poi tagliato per l’interno
seguendo la M5 e poi la A30 portandoci dritti a Boscastle.
Dopo aver cenato in un pub, siamo andati dritti a Bossiney, a circa 1 km da Tintagel. Lasciati i bagagli in un B&B, ci siamo incamminati sul Coast Path per goderci un tramonto meraviglioso (che, fortunatamente, non sarebbe stato l’unico…).
Il mattino successivo, seguendo il Coast Path, siamo andati a piedi a
Tintagel: aggirando l’ultimo promontorio roccioso all’improvviso ti si para
davanti la bellezza e la magia di ciò che resta del Castello che la leggenda
attribuisce a Re Artù. Qui tutto è in bilico tra realtà e magia, sarà per il
silenzio rotto solo dal vento e dai gabbiani, sarà per il mare così rabbioso
che fa paura, ma sembra di tornare indietro di secoli… A malincuore lasciamo
questo posto incantato e, passando attraverso il piccolo abitato, ritorniamo
a prendere l’auto a Bossiney.
Proseguiamo sulla costa e ci avventuriamo per strade strettissime alla volta di Trevose Head, in cui un candido faro vigila sulla costa impervia e su una baia bellissima che si lascia vedere solo durante la bassa marea.
Questa, chiamata dai locali Boobey’s Bay, è il paradiso per i surfisti
esperti e per quelli che vogliono imparare (c’erano un sacco di istruttori e
scuole surf).
Poi, sempre seguendo la costa, siamo giunti alle mitiche Land’s End, ormai
mitiche solo nel pensiero vista la delusione quando si scopre che hanno
trasformato l’ultimo avamposto prima dell’oceano in una sorta di parco
divertimenti per famigliole. Meglio andare in cerca di qualcosa di più
autentico: desiderio soddisfatto dopo aver percorso poche miglia della
strada che da Land’s End porta a Penzance. Qui una piccola deviazione
conduce al villaggio preistorico di Carn Euny, immerso nella campagna e
dominato da una pace e un silenzio senza pari. Poi dritto fino a Mt. St.
Michael, giusto in tempo per avere la bassa marea e poter percorrere a piedi
il sentiero che porta al castello abbarbicato su questo scoglio. Qui sembra
che qualcuno abbia messo un enorme specchio al centro della Manica, tanto
sembra di essere in Bretagna con Mt. Saint Michel!
Proseguiamo per St. Mawes, un bel paesino col castello che si affaccia su Falmouth, e poi verso Portloe. Arrivare fin qui non è proprio facile, dovendo attraversare strade strettissime e mal segnalate, ma ne vale assolutamente la pena poiché Portloe incarna esattamente il tipico porto di pescatori incastrato in una baia di un bellissimo azzurro turchese. Abbiamo preso la Coast Path e ci siamo spinti a visitare la costa frastagliata, ricca di piccole spiagge che si raggiungono solo a piedi, e con una vegetazione che è completamente diversa da quella della costa nord.
Ripresa l’auto, ci siamo diretti a Polperro e poi a Looe, entrambe
bellissime e tipiche, in particolare Polperro che è caratteristica con la
sua strada che si snoda tra le case bianchissime a scoprire il porto.
Il mattino successivo ci siamo diretti a Salisbury, che insieme a Winchester è una delle città più belle dell’Hampshire. Questa cittadina, di origini medievali e con un centro storico che è una bomboniera, ha anche una delle cattedrali più notevoli dell’Inghilterra, battuta forse in fama solo da quella di Canterbury e Winchester.
Da qui abbiamo proseguito verso una meta immancabile: Stonehenge! Dopo un’immersione nella magia di questo sito archeologico, siamo scesi verso Winchester, famosa per la cattedrale (la più lunga d’Europa, davvero impressionante), ma che si apprezza anche per il bel centro storico (anche se non affascinante come quello di Salisbury).
Lasciati i bagagli all’hotel a Bognor Regis, siamo andati a passare la
serata a Brighton, una sorta di Riccione della Manica, piena di vita e di
locali per una vita notturna piuttosto intensa.
Lasciata Dover e le sue scogliere, ci siamo diretti verso Canterbury, che
possiede probabilmente “la cattedrale” per eccellenza, ed ha un piccolo
centro ben tenuto e ricco di vita.
Lasciata l’auto al London City Airport, presa la DLR ci siamo recati all’Hotel per lasciare i bagagli e, non ancora sazi di Inghilterra, ci siamo rituffati nella caotica vita della City. Solo due giorni, ma sufficienti per non dimenticarla mai più… |