Brasile, Bahia

Diario di viaggio

Estate torrida, e’ una settimana che io e Daniele ci stiamo scelvellando per prendere una decisione: cosa farne di questo paio di settimane di vacanza??! Ogni giorno una meta diversa, cosi che in un nonnulla abbiamo gia fatto il giro del mondo senza muoverci di un chilometro… Canada, nord America, Daniele preferisce un posto caldo, di mare, allora… Messico, Peru, Marocco, Venezuela e poi, un giorno, eccomi li per I fatti miei quando si ferma dinanzi a me Nunzio! Mi guarda e dice: ciao Scozzese (per chi non lo sa, ho vissuto 2 anni in scozia e per Nunzio sono… “lo scozzese!”), ma quando ti decidi di venirmi a trovare! Io lo guardo e gli chiedo… tu quando torni in Brasile…?? E lui… la settimana prossima! Dopo 2 giorni avevamo il biglietto Roma-Madrid-Salvador de Bahia!
Nunzio e’ un mio amico di infanzia, siamo cresciuti nello stesso quartiere, con qualche anno piu di me e la lampadina del suo cervello si e’ accesa una decina di anni fa! Quando e’ andato in vacanza a Salvador! La famiglia ha un negozio frequentato prevalentemente da vecchiaccie di quelle che non hanno un cazzo da fare, per intenderci, quel genere di persone che ti si appiccicano addosso e alle quali devi far finta di ascoltare assecondandole, se non vuoi perderle come clienti, e questo e’ decisamente un compito al quale chiunque si sottrarrebbe con piacere!
Una decina di anni fa la svolta, organizzo’ un viaggio in Brasile con un amico che gli fece buca lui decise di andare ugualmente, si ritrovo’ da solo a Salvador e quasi per caso, si trovo’ a Morro de San Paolo. Tornato a Napoli, un unico obiettivo lo assillava. Quello di ritornare a vivere in li! Così fu! Adesso vive 8 mesi all’anno in diviso tra Morro de San Paolo e Praia do Forte e 4 a Napoli, per lui e’ sempre estate!
L'infamone dopo che ho comprato il biglietto mi chiede un favore… portargli il barbecue, non avete idea di quanto fosse enorme quel cazzo di barbecue! Vi confesso che avrei volentieri fatto finta di dimenticarlo, ma non potevo dimenticare un affare di un metro per uno! Ecco quindi che partiamo in tre, io Daniele e il barbecue, ma solo dopo aver litigato con la tipa del check in (l’addetta era dell’Alitalia in sostituzione di quella dell’Air Europa, loro accettano di tutto!!!).
Arriviamo a Salvador, Nunzio ha mantenuto la promessa, e’ li che mi aspetta! Fittiamo una macchina e andiamo a Praia do Forte, dove da poco ha comprato una negozio con casetta nel lato posteriore. Ha fatto un affare, la casa prima apparteneva ad un francese arrestato per pedofilia, gli servivano I soldi al bastardo per pagarsi gli avvocati! Qui si toccano con mano queste storie di merda!
Il luogo e’ carino, tranquillo e oserei dire anche “chic”, una Sorrento delle ns parti per intenderci, famoso tra l’altro per il progetto Tamar, (non e’ altro dell’abbreviazione portoghese di Tartaruga Marinha), ed in effetti il centro e’ carino e le tartarughe ci sono per davvero, …e che tartarughe!!! Andiamo a cenare fuori, primo approccio con il cibo brasiliano, folgorante!

Altro che in Italia, I sapori e le pietanze sono una prelibatezza e me ne accorgero’ anche in seguito, carne pesce, spezie… tutto e’ buono.
Mattina colazione a base di frutta, ed altri prodotti tipici… e che frutta! Anche la frutta che arriva in Europa qui ha un altro sapore, papaja, mango, banane, lo stesso ananas, sono semplicemente un’altra cosa e non smetto di meravigliarmi e di abbuffarmi! Proprio io che ho vissuto in Uk e irlanda! …anche li I pomodori mica sono come quelli che si trovavo in Italia…!?
Primo giorno a Pelurinho, giro per la citta e conoscenza con un personaggio mitico, Birimbau, questa e’ vera differenza di andare in giro con una persona del posto, in effetti Nunzio conosce tutti e Birimbau e’ davvero un’icona del posto, un rasta dal quale in un altra occasione sarei stato ben lontano, ma a Nunzio vuole bene e si conoscono da tempo. Lui ci porta un po in giro per il centro, pranziamo con la frutta, in mezzo alla strada insieme a Sandra, moglie Brasiliana di Nunzio. Al Pelurinho si respira storia, c’e’ un’energia fuori dal comune e insieme agli amici ci e’ gradito perderci per I vicoletti! Torniamo a Praia do Forte, serata in un posto incredibile, a cena ovviamente!! Boi Preto. Cio’ che abbiamo mangiato e bevuto ha letteralmente dell’incredibile! Ad ogni tavolo danno una fiche con un lato verde e dall’altro rosso, quando la fiche e’ rivolta dal lato verde autorizza ai camerieri che girano per tavoli con grossi pezzi di carne ad affettare la primizia nei piatti, nel caso la fiche sia rivolta dal lato rosso si mantengono alla larga! Un’abbuffata spaventosa, in un posto molto signorile e tutto per la modica cifra di 11€ a testa, compreso dessert, amaro e vino!
Tumefatti torniamo a casa dove collassiamo letteralmente sui letti!
Giorno dopo… cavolo siamo a Praia do Forte, andiamo a visitare il Progetto TAMAR! Il posto e carino e le tartarughe ci sono per davvero!

Di tutte le dimensioni, anche di un paio di metri di circonferenza…
Pomeriggio io, Daniele e Nunzio partiamo, direzione Morro de San Paolo, sull’Ilha de Tinharé!

Prediamo il catamarano dal porticciolo di Salvador e dopo tre ore giungiamo alla ns meta! Un’avvertenza: assolutamente non vi fate illudere dai sediolini all’interno, dopo mezz’ora I conati di vomito sono come il principio di archimede: matematici! Mettono a dura prova gli stomaci piu’ resistenti!
Dopo circa 3 ore siamo sul posto! Strade di sabbia,

di auto nemmeno l’ombra, che bello, solo carretti, muli e cavalli!
L’atmosfera e’ allegra e cordiale! 4 sono le spiagge, la seconda e’ quella piu sfruttata con lidi dove ci si puo rilassare su comodi lettini e i baretti che di sera si trasformano in disco-bar dove ci si puo sfrenare. Ma la spiaggia numero quattro e’ un vero incanto! Si perde a vista d’occhio con palme alte e null’altro, un vero paradiso! Solo adesso posso veramente comprendere la scelta di Nunzio!
Giorno seguente, visita al faro, davvero una panorama stupendo,

poi giu in spiaggia a rilassarsi. Il centro di sera si anima, almeno fino a mezzanotte

poi ci si trasferisce ai bar della spiaggia numero due.
Giorno seguente: io ho voglia di girare, decidiamo di prendere la barca e visitare Boipeba, l’escursione dura tutta la giornata con soste lungo il tragitto per fare delle nuotate nell’oceano e visitare alcuni villaggi, con l’escursione in barca ci si rende conto che Morro e’ solo uno sputo paragonato all’intera isola di Tinhare’! Si comprende anche che il Morro e’ il posto dove circolano i soldi, molti venuti da fuori, dove la maggior parte dei bar e pousadas sono di proprieta’ di persone come Nunzio, che non hanno saputo resistere al fascino di vivere in Brasile!
Certo non e’ facile arricchirsi soprattutto adesso, ma il livello di vita e’ sicuramente superiore se lo rapportiamo a chi come noi vive in citta’! Il piacere di essere a contatto con la natura 24 ore al giorno, non aver bisogno di auto, ne di scarpe, correre sulla spiaggia a piedi nudi o con un cavallo, e’ impagabile!


Ritorno a Morro e visita alla Fortezza, altra seratina tra ristoranti e bar. Il giorno dopo ci aspetta l’escursione a piedi nella foresta! Insieme a Nunzio ci inoltriamo su per una collina, andiamo in un posto dove c’e’ una cascata e poi verso la montagna d’argilla. Ritorno a casa in serata, distrutti, ma non al punto di rinunciare solito giro.
Il posto e’ bello ma I giorni sono pochi, quindi decidiamo di andar via! Si parte! Andiamo in una piccola agenzia, prenotiamo un aereo che ci aspetta dopo mezz’ora alla pista di Morro, praticamente un corridoio d’erba e l’aereo…

be’ meglio non commentare! 4 posti + due per I piloti, che facciamo lo prendiamo…??? ormai abbiamo gia pagato… dopo poco ci accorgiamo che solitamente Il pilota e’ solo uno, oggi ce ne sono due perche chi effettivamente pilota l’aereo non sta facendo altro che prendere lezione! Aiuto, dov’e’ il paracadute… non c’e!!! Arriviamo sani e salvi, ma non senza aver detto tutte le preghiere che ricordavamo! Siamo di nuovo all’aeroporto di Salvador, al piano di sopra andiamo al desk dell’OceanAir per comprare un altro biglietto aereo, quello che ci portera’ a Lecois capoluogo della Chapada Diamantina a meta’ strada tra Salvador e Brasilia!
Lencois che posto! Un ambiente naturale unico! Con cascate, fiumi, ricco di vegetazione. Un tempo meta dei cercatori d’oro e poi di diamanti, adesso l’intera zona riconosciuta come Parque Nacional da Chapada Diamantina, allo scopo di tutelarne la bellezza.
L’aeroporto e’ gia’ tutto un programma, attorno un ambiente torrido, e dentro la struttura, senza desk o negozi solo un bancone per le valigie, ed un taxi che aspetta solo a me e Daniele, unici due passeggeri scesi da quell’aereo!
Contrattiamo il prezzo, (mi domando come avremmo potuto raggiungere il paese senza quell’unico tassista!), arriviamo al centro, a prima impressione sembra carino con un edificio centrale che ospita il Touristic Information.
Prima di raggiungerlo pero veniamo letteralmente assaliti da chi vuole organizzarti la visita e/o trovarti una sistemazione per la notte.
Ci affidiamo ad uno… scelto piu dal caso che altro, ci porta ad un alberghetto (Safira il proprietario e’ davvero gentile ed e’ molto pulito), la stanza certo e’ strettina, ma ci dobbiamo solo dormire un paio di notti, il letto e’ a castello ma il bagno e’ in camera, ed e’ compresa la prima colazione, il tutto ad un costo dell’equivalente di soli di 5€ a persona! Lasciamo I bagagli e partiamo subito per la prima escursione,

a piedi! Abbiamo il primo approccio con il posto, cascate, grotte e tanta tanta natura, ci circonda. Il paese e’ davvero qualcosa di unico, come le persone che lo abitano. L’ambiente sembra addirittura piu rilassato del solito. La gente chiede soldi o cerca di venderti degli oggetti davvero insignificanti, di un artigianato rozzo ma sempre con una certa discrezione, insomma a noi che sfuggiamo dagli zingari metropolitani questi non ci imbarazzano per niente!
Passiamo per una delle tante agenzie e prenotiamo per l’escursione del giorno dopo, in macchina!
Sera a caccia della picanha, consultiamo la quida e ci fermiamo al ristorante Picanha na Praca!
Giorno dopo escursione, andiamo all’appuntamento e partiamo insieme ad un israeliano che e’ in sud America da qualche mese, mi confessa che dopo il terzo mese comincia a stancarsi e ha mancanza di casa! Io, schiavizzato dal sistema, e con desiderio di una vacanza di almeno un mese, non posso fare a meno di odiarlo dal piu profondo! Cmq il viaggio prosegue e si susseguono bellezze uniche, come il Poco do Diablo, il Morro do Pai Inacio,

Gruta do Lapao,

etc. tutte stupende e sempre circondate da una natura imperante!
Torniamo sfiniti al B&B e notiamo per strada cortei come da tifo da stadio, bandiere e gente che balla su auto, non ci crederete, ma ci sono le elezioni amministrative!

Incredibile, piu’ la gente e’ presa per I fondelli piu si aggrappa alla speranza che qualcuno faccia qualcosa per loro, che effettivamente ci sia una svolta che faccia cambiare la loro condizione. Ma la storia puntualmente si ripete ed e’ una tristezza se si pensa che questo e’ un paese davvero ricco! Petrolio, gomma, pesce, allevamento, pietre preziose, bellezze naturali, storia e tradizione. Il sospetto che tutto cio’ non sia dovuto solo ad un caso e faccia comodo a determinate economie dei paesi piu industrializzati! Ma non parliamo di questo siamo in vacanza ed e’ Sabato, e come in ogni paese del mondo il Sabato e’ sinonimo di festa, si va a cena a poi clubbing alcuni ragazzi di Lecce giunti li per caso. Anche loro giungono da Salvador, ma con un bus e ci raccontano di un’avventura unica, come del resto mi aveva spiegato Nunzio, le strade brasiliane hanno dell’incredibile! I litigi su competenze politico/amministrative portano al risultato finale al colpire I cittadini, che in questo caso si trasforna in un completa mancanza di manutenzioni e/o interventi su determinate tratte stradali lasciandole in un completo stato di abbandono. Il giorno dopo toccheremo con mano, infatti c’e’ tempo per l’ultima escursione del mattino, a piedi, che ci porta al Ribeirao do Meio, dove… ritorno bambino. Le rocce sono dei scivoli naturali, ricoperti da muschi di licheni e io non posso non sfruttare quest’occasione e.. buttarmi!!
Il nostro bus ci aspetta alle 13.15, tempo programmato per percorrere 500kms 6ore, ne impieghiamo una e mezza in piu’, ma c’e’ andata bene non aver avuto problemi!! Dopo il primo tratto asfaltato, subito fuori I perimetri del parco, ecco a voi… le montagne russe! Interi tratti, di sterrato puro, con enormi buchi, ed e’ la strada principale che collega Salvador con Brasilia, percorsa giornaliermente da enormi tir, oltre che da noi comuni mortali!
Giungiamo alla stazione dei bus di Salvador, andiamo al tourist information e prenotiamo una stanza in un B&B del centro, lo raggiungiamo con un taxi, la stanza a dire il vero fa abbastanza schifo piu che altro perche sembra di stare in prigione con grate e chiavistelli ovunque!
Scendiamo e… cavolo a Salvador e’ sempre Sabato, si incontrano persone ballare e danzare ovunque, trascorriamo una piacevole serata e incontriamo Tony, un napoletano che non vuole sapere proprio nulla della vita, e’ li con la moglie Croata, suo un figlio ed un altro in arrivo tra pochi giorni, definito la sua pensione e salvezza, si perche nascendo in territorio brasiliano il padre non potra’ essere piu’ mandato via! E’ li da qualche mese a cazzeggiare, con le rendite di un pub e una casa in affitto a Pozzuoli si puo’ permettere un appartamento nel posto piu bello del Pelurinho, la scuola privata per il figlio, cameriera a tempo pieno, lezioni di Capoeira per lui e il bambino e vizietti vari... tra cui qualche brasiliana!
Non posso fare altro che invidiarlo!
Mattina al Pelurinho visita alla Igreja Sao Francisco,

a dispetto dell’ austera vita del ns santo patrono nazionale, e’ straripante di simboli di ricchezza con foglie d’oro un po ovunque e un lampadario di 80kgs di argento pendente dal soffitto.
Prendiamo l’Elevador Lacerda,

l’ascensore che collega la parte alta con quella bassa della citta’, appuntamento con Nunzio che ci aspetta vicino al mercato del pesce, dove si tengono I proverbiali spettacoli di Capoeira, un misto tra danza acrobatica e arte marziale inventata dagli schiavi per combattere I propri padroni, oggi attrazione scandita dal ritmo di berimbau, strumento musicale a corde simile a una canna da pesca.
Dobbaimo tornare a Praia do Forte, passiamo per un grande centro commerciale, per fare la spesa, …ragazzi vi siete dimenticati del barbecue, non l’abbiamo ancora usato! e che spesa!! la macchina traboccava dei generi piu vari, tutto per la modica cifra di circa 50€! Dagli Havaiana per I miei nipotini (2€, in italia 12€) alla carne, passando per il vino, coca cola, formaggio e frutta tutto in quantita’ industriali! Questo e’ il vero vantaggio di chi vive in un paese occidentale e guadagna in euro. Ogni euro che riesci a tesaurizzare a fine mese, nel terzo mondo vale dieci volte di piu’ e noi che siamo abituati ai prezzi occidentali, fare la spesa in un supermercato di Salvador ci sembra improvvisamente di esser diventati ricchi. Unico problema rimane sempre lo stesso… essere in grado di tesaurizzare quell’euro di merda! Quindi gran mangiata! La carne brasiliana e’ davvero uno sballo anche se cucinata sul barbecue un po ammaccato portato dall’Italia!
Giorno dopo visita ad una cittadina vicino Praia do Forte, Imbassai,

molto bella con il vantaggio di non esser ancora stata contaminata dal consumismo e del mondo occidentale, passando per la bottega di un falegname autore di tutte le splendide insegne di Praia do Forte (qui le insegne dei negozio sono tutte in legno), un vero artista, poi al Pelurinho per ultima volta, stasera si parte, domani dovro’ mettere le scarpe (e’ dal primo giorno che cammino con gli infradito!)
Purtroppo il ristorante al mercato del pesce oggi e’ chiuso e Nunzio si ostina a portarci ad un ristorante italiano, in effetti non e’ male ma io per principio non vado mai ai ristoranti italiani all’estero, soprattutto in un paese come il brasile dove la cucina e’ superba!
Andiamo vs l’aeroporto ed un temporale ci ricorda che malgrado I 28 gradi la primavera non e’ ancora arrivata!
Il primo viaggio nel sud America stupefacente per molti aspetti, il poco tempo a disposizione e’ stato ben utilizzato, ed il segreto di ogni viaggiatore e’ stato mantenuto, quello di lasciare qualcosa in sospeso, per avere scusa di ritornare, magari con una bici e un po’ piu di tempo a disposizione!

Consigli:
lasciate a casa il cellulare e portate quante meno cose e’ possibile!
Gli infradito e degli shorts sono indispensabili ma potete trovarne sul posto a buon mercato. Serviranno inoltre per immedesimarsi con la gente del luogo e da deterrente per i tanti bambini che al Pelurinho vi inseguiranno per chiedere monete.

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