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La Piana di Castelluccio di Norcia |
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di Sandro Capobianchi |
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Il mio amico Claudio,
appassionato di fotografia e di paesaggi, conosce bene questi luoghi, come
le sue tasche. Non si è mai stancato di ripetermi che ormai questi
paesaggi sono diventati per lui "indispensabili" o meglio "necessari". Ed
è stato lui, come Virgilio ha fatto con Dante, ad accompagnarmi per la
prima volta in questo paradiso naturale e l'ha fatto nel periodo del suo
massimo splendore, durante la fioritura della lenticchia tra giugno e
luglio. Sono rimasto subito folgorato da tanto splendore e finalmente ho
capito che cosa significasse un "paesaggio necessario". Da allora sento un
richiamo fisico verso questi luoghi e ogni anno sento il bisogno di
tornarci uno o due giorni, dormendo magari al rifugio degli alpini a Forca
di Presta o anche in tenda, facendo campeggio libero che è consentito nei
pressi del rifugio. Ci sono arrivato in macchina o ancora meglio in vespa
facendo la Salaria, sentendo l'aria frizzante e profumata accarezzarmi la
pelle e ho camminato in lungo e largo per questi luoghi... che sono
diventati anche per me necessari. |
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viaggi
